San Pancrazio è una chiesa antichissima, riplasmata dopo il 1720 su progetto attribuito a Giovanni Battista Caniana. L’edificio fu lesionato a seguito del terremoto che ha interessato la Lombardia nel 2004. In quell’occasione caddero porzioni di intonaco che misero allo scoperto un’ampia lesione con il cedimento di una parte di volta per circa dieci centimetri e il distacco tra volta e facciata. Le lesioni sono state costantemente monitorate con un sistema di estensimetri.
Con il progetto sono state sanate le fratture mediante una tecnologia di rinforzo strutturale con bendature in fibra di carbonio. Le campionature stratigrafiche hanno permesso di individuare le varie fasi decorative dell’edificio. Qualificati restauratori e specialisti in varie discipline, in coordinamento con la soprintendenza per i beni ambientali e architettonici, hanno restaurato gli apparati decorativi interni utilizzando tecniche recenti e materiali antichi. Si è inoltre deciso di intervenire su umidità ascendente nelle murature, impianto elettrico e illuminazione. Gli ingegneri Pier Paolo Rossi e Christian Rossi hanno collaborato alla soluzione dei problemi di dissesto strutturale.
Progetto dello studio Servalli Sironi
ITALY- BERGAMO ALTA, BG
2009-2010
EMANUELE FALCHETTI, Carmine e San Pancrazio in cerca di finanziamenti, in «L’Eco di Bergamo», 24/04/2009, p. 17
EMANUELE FALCHETTI, Restauro San Pancrazio. In campo anche Krizia, in «L’Eco di Bergamo», 13/12/2009
EMANUELE FALCHETTI, San Pancrazio, si salva la chiesa sulla Corsarola, in «L’Eco di Bergamo», 10/05/2010, p. 25
EMANUELE FALCHETTI, San Pancrazio, col restauro tornano i colori originali, in «L’Eco di Bergamo», 27/07/2010, p. 19
EMANUELE FALCHETTI, Oggi riapre San Pancrazio dopo un restauro di 8 mesi, in «L’Eco di Bergamo», 18/12/2010