Le rotatorie, quali manufatti artificiali minimi rispetto all’estesa rete stradale nella quale sono collocati, danno luogo ad un campo vasto di studi e sperimentazioni per trovare nuove soluzioni in ambito naturalistico e paesaggistico.
Si tratta sempre di habitat fortemente condizionati dall’uomo, eppure soggette ad una evoluzione naturale che può differenziarle notevolmente. Le ricerche compiute dal FAB Gruppo Flora Alpina Bergamasca hanno portato all’individuazione di circa 170 specie tipiche degli ambienti asciutti e con limitate necessità di nutrienti nelle aiuole spartitraffico e nelle rotatorie in Bergamo. La qualità del suolo, la frequenza e l’altezza dei tagli periodici e, soprattutto, l’eventuale presenza di irrigazione, sono i fattori determinanti che influiscono sull’evoluzione delle aiuole e ne condizionano vistosamente l’aspetto esteriore. In generale si assiste alla diffusione di specie rustiche, caratterizzate da differenti cromatismi di verde o da appariscenti fioriture stagionali.
Proprio l’aspetto estetico della flora spontanea delle aiuole rappresenta un aspetto, a torto, molto sottovalutato. Nel recente passato sono state più volte proposte, e talora realizzate, rotatorie con fiori spontanei (Wild Flowers), presentate come utili all’incremento della biodiversità cittadina ed economicamente vantaggiose per i minori costi di realizzazione e manutenzione rispetto alle aiuole tradizionali.
Altre valutazione potrebbero condurre a soluzioni progettuali atte a contenere i sempre più frequenti fenomeni di allagamento ed inondazione dovuti ad abbondanti e repentine piogge attraverso il progetto di rotatorie pensate come rain garden; ovvero aree verdi, solitamente vegetate e caratterizzate da piccole depressioni, che intercettano le acque meteoriche e ne consentono l’infiltrazione graduale nel terreno grazie ad un substrato sabbioso e ghiaioso.
Progetto paesaggistico per Rotatoria Locatelli a Bergamo
La rotatoria, caratterizzata da un ampio diametro e da un solitario albero di ulivo posto al centro della circonferenza, è stata qualificata da pochi gesti progettuali per non aumentare eccessivamente i costi di realizzazione e manutenzione, proporzionali alle dimensioni generose. Una prima corona in ciottoli bianchi di piccolo calibro definisce il perimetro della rotatoria ed introduce alla verticalità della piantumazione di bordo realizzata con graminacee perenni disposto secondo una linea sinuosa che avvolge tutto lo sviluppo della circonferenza. Alcuni varchi minimi permettono alle macchine tosaerba di entrare nella parte centrale della rotatoria per lo sfalcio periodico dell’erba e delle specie floristiche preesistenti e mantenute. È la prospettiva dalla strada a compiere la fruizione percettiva di questo progetto paesaggistico: la dimensione della corona di erbacee attenua l’altezza del rilievo. Le erbacee verranno scelte in sintonia con le specie presenti all’orto botanico di Astino, di cui l’ingresso a Bergamo dalla rotatoria può diventare una porta simbolica.
Progetto paesaggistico per Rotatoria Locatelli a Bergamo
La rotatoria, caratterizzata da un ampio diametro e da un solitario albero di ulivo posto al centro della circonferenza, è stata qualificata da pochi gesti progettuali per non aumentare eccessivamente i costi di realizzazione e manutenzione, proporzionali alle dimensioni generose. Una prima corona in ciottoli bianchi di piccolo calibro definisce il perimetro della rotatoria ed introduce alla verticalità della piantumazione di bordo realizzata con graminacee perenni disposto secondo una linea sinuosa che avvolge tutto lo sviluppo della circonferenza. Alcuni varchi minimi permettono alle macchine tosaerba di entrare nella parte centrale della rotatoria per lo sfalcio periodico dell’erba e delle specie floristiche preesistenti e mantenute. È la prospettiva dalla strada a compiere la fruizione percettiva di questo progetto paesaggistico: la dimensione della corona di erbacee attenua l’altezza del rilievo. Le erbacee verranno scelte in sintonia con le specie presenti all’orto botanico di Astino, di cui l’ingresso a Bergamo dalla rotatoria può diventare una porta simbolica.
Progetto paesaggistico per Rotatoria in via Guglielmo Lochis a Bergamo
La rotatoria di piccole dimensioni è stata disegnata attraverso tre archi di Pennisetum che formano tre quinte vegetali delimitanti uno spazio centrale composto da una triade di Lagerstroemia, arbusto già presente lungo la via. Il sistema è contornato da piantumazioni sempreverdi da fiore e da una corona perimetrale in ghiaia bianca. Tutte le specie scelte sono adatte ad aiuole che necessitano di una irrigazione minima.
Progetto paesaggistico per Rotatoria in via Guglielmo Lochis a Bergamo
La rotatoria di piccole dimensioni è stata disegnata attraverso tre archi di Pennisetum che formano tre quinte vegetali delimitanti uno spazio centrale composto da una triade di Lagerstroemia, arbusto già presente lungo la via. Il sistema è contornato da piantumazioni sempreverdi da fiore e da una corona perimetrale in ghiaia bianca. Tutte le specie scelte sono adatte ad aiuole che necessitano di una irrigazione minima.
Progetto paesaggistico per Rotatoria in via Autostrada a Bergamo
La rotatoria è definita da una interpretazione del territorio bergamasco. Al centro le mura venete della Città Alta rese attraverso siepi o lamiere colorate piegate formanti superfici spezzate in un gioco astratto. In basso, una riproduzione planimetrica degli appezzamenti agricoli caratterizzanti la pianura bergamasca e, in alto, un vigneto, altra peculiarità delle coltivazioni collinari bergamasche.
Un inno ornamentale alla città di Bergamo posto in un punto nevralgico di “porta” principale per coloro che provengono dall’autostrada, chiaramente leggibile dall’alto come episodio di Land art urbana, astrattizzato nella fruizione da strada.
Progetto paesaggistico per Rotatoria in via Autostrada a Bergamo
La rotatoria è definita da una interpretazione del territorio bergamasco. Al centro le mura venete della Città Alta rese attraverso siepi o lamiere colorate piegate formanti superfici spezzate in un gioco astratto. In basso, una riproduzione planimetrica degli appezzamenti agricoli caratterizzanti la pianura bergamasca e, in alto, un vigneto, altra peculiarità delle coltivazioni collinari bergamasche.
Un inno ornamentale alla città di Bergamo posto in un punto nevralgico di “porta” principale per coloro che provengono dall’autostrada, chiaramente leggibile dall’alto come episodio di Land art urbana, astrattizzato nella fruizione da strada.
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2015 - 2018